Condivideremo alcune pratiche di esplorazione del corpo come veicolo espressivo. Nel contesto protetto del teatro, il corpo riconquista la sua centralità, superando moralismi e convenzioni per riscoprire istinti e sincerità.
Questo processo inizia con esercizi preliminari per sviluppare la consapevolezza dell'ascolto e la gestione dello spazio, seguiti dalla condivisione di esercizi utilizzati dalla nostra compagnia. La priorità è chiaramente data all'attenzione per lo spazio, seguita dall'ascolto e dalla percezione degli altri, e solo successivamente all'attenzione verso se stessi.
Partendo dalle azioni quotidiane come camminare, correre, saltare o le gestualità abituali, ci permettiamo di riscoprire il corpo. Il movimento, privo di orpelli estetici, diventa uno strumento per l'azione, il cui unico scopo è l'azione stessa.
Nel nostro approccio, il pavimento diventa un partner essenziale, e l'intero corpo è preparato a essere pronto e disponibile per l'efficacia del movimento. Ogni parte del corpo può essere utilizzata per spostarsi.
Il "centro" del movimento risiede nel bacino, la sede teatrale della volontà e del desiderio, mentre le "periferie" come le mani e i piedi diventano strumenti per spostarsi con efficacia e rapidità.
Nelle relazioni con gli altri, i corpi acquisiscono consapevolezza delle proprie caratteristiche e peculiarità, e ognuno assume ruoli definiti in un gioco ben strutturato, in cui ciascuno ha il proprio compito.
Lo sharing è aperto a tutti, non servono esperienze pregresse, ed ogni partecipante avrà la possibilità di lavorare al proprio livello.