Marco Chenevier

Marco Augusto Chenevier vive e lavora tra Francia e Italia. Coreografo, danzatore, regista e attore, sviluppa, in qualità di autore, una ricerca che attraversa i codici linguistici, ne esplora i limiti e mette in discussione forma e struttura, creando originali ibridi nati dalla fusione tra danza, teatro, circo, cabaret, giochi di società e tecnologia. Il suo lavoro vuole muovere e stimolare allo stesso tempo pensiero, sorpresa e piacere, rifuggendo l'elitismo culturale tanto quanto l'entertainment, lo spettacolo ed il consumo. La ricerca estetica e la riflessione politica sono strettamente legate, in un'analisi impietosa dei rapporti di potere. I processi di ricerca e creazione, frutto di pratiche rigorose, hanno costituito un percorso caratterizzato dal recupero di archetipi e dalla loro dissacrazione nella contemporaneità, e portato negli anni a risultati estetici eterogenei, alternando umorismo, lirismo, poesia e iconoclastìa.

Diplomato all'Accademia Internazionale di Teatro a Roma, ha studiato presso la scuola di danza contemporanea Filomarino e con Annapaola Bacalov a Roma. Per sette anni è stato studente e poi assistente di Isaac Alvarez (primo assistente di J. Lecoq) in Francia, presso il Théâtre du Moulinage.

Ha collaborato in qualità di danzatore con diverse compagnie tra Italia e Francia (Romeo Castellucci e Cindy Van Acker, Cie CFB451 in seno al CCN di Roubaix - Carolyn Carlson, Cie Lolita Espin Anadon,…). Ha firmato oltre quindici produzioni con le quali è stato invitato, tra gli altri: Festival Torino Danza (Italia), Festival Interplay (Italia), Festival Agitato (Francia), Be Festival 2015 (UK) – primo premio miglior spettacolo, International Mess Festival (Bosnia), Teszt Festival (Romania), OpenDance Festival (Italia), HangartFest (Italia), Differenti Sensazioni (Italia), Festival Teatri di Vetro (Italia), FITT Festival di Tarragona (SP), Noorderzon Performing Arts Festival (NL), Festival Mirabilia di Fossano (Italia), Morenica festival (Italia), Caffeine Festival (Italia), International Ancient Greek Drama Festival (Cipro), Saison Culturelle d'Aoste (Italia), Barhat Rang Mahotsav Festival (India), Festival VD'A – Voci dell'anima (Italia), Torino Fringe Festival (Italia), Peraspera Festival (Italia), Sarajevo Winter Festival (Bosnia) – primo premio per la danza contemporanea, Festival Maratò de l’Espectacle (Spagna), Pflasterspektakel Festival di Linz (Austria), Festival di Namyangju (Corea del Sud), Torino Spiritualità (Italia).

E' stato direttore artistico di diversi eventi tra cui il Festival "Morg-Ex Machina", il “Roma Street Art Festival”, la rassegna itinerante “Le marmotte non dormono”. Attualmente è co-direttore del Festival T*Danse - Danse & Technologie – Festival Internazionale della Nuova Danza di Aosta.

Nel 2022 ha ottenuto il diploma di stato in Francia come professore di danza contemporanea.

Alessia Pinto

Alessia Pinto ha iniziato la sua formazione presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma, dove si è diplomata nel 2006. Ha deciso di proseguire gli studi presso il Centre de Développement Chorégraphique di Tolosa dove ha partecipato ad una creazione con Robin Orlin e ad una versione di Flip Book di Boris Charmatz.

Continua a studiare con rinomati insegnanti e coreografi come Inaki Azpillaga, David Zambrano, German Jauregui Allue, Laura Aris Alvarez, Nina Dipla, Damien Jalet. Nel 2012, Alessia ha lavorato all'interno del progetto dell'Unione Europea "Culture e portatori d'acqua" in collaborazione con la Turchia, e ha ballato per il gruppo tedesco di Weimar MXAV per spettacoli multimediali.

Nel 2013, decide di trasferirsi a Parigi e inizia a lavorare per la Compagnia Karine Saporta. La collaborazione con Saporta prosegue fino al 2022. Partecipa alla creazione delle opere "le cirque C", "Sophoclea", "le bal des sirènes" presentata al teatro di Chaillot in occasione dei 30 anni dei CCN, e "Rayon X"; Partecipa anche al ripristino degli spettacoli "Sophoclea", "le cabaret latin", "Phaëton", "la belle au bois dormant, de larmes écarlate(s)", "Ciel" e alla recente creazione "Corps vivants pour une nature morte".

Danza anche per la Compagnia F2B e per la Compagnia Black Bakara, per la Compagnia In Corpus e la Compagnia Experimento, diretta da Sofia Fitas, con cui attualmente sta lavorando alla nuova creazione "Experimento 5".

Nel 2019, Alessia ottiene il Diploma di Stato di insegnante di danza contemporanea.

Attualmente collabora con la compagnia P.A.M. Pour des Arts en Mouvement sia come interprete che come consulente esterno per la nuova produzione Kiss in the Dark.

Nel 2023 si unisce alla Compagnia Fêtes Galante diretta da Béatrice Massin e danza in Requiem – la mort joyeuse.

Dal 2010 collabora regolarmente come performer con il coreografo Marco Chenevier, partecipando attivamente al processo di creazione dei lavori.

La collaborazione

Il duo artistico composto da Marco Chenevier e Alessia Pinto è il frutto dell'incontro professionale tra due artisti con percorsi differenti, che si è progressivamente trasformato in un rapporto di profonda amicizia e complicità. La loro collaborazione ha avuto inizio nel 2010 e ha attraversato una trasformazione significativa da una dinamica tradizionale tra coreografo e danzatrice a una sinergia più articolata.

La svolta cruciale si è concretizzata nel 2017 con la creazione di "Questo lavoro sull'arancia", un'opera che ha segnato l'affermarsi di un autentico binomio autoriale. Questa collaborazione è stata caratterizzata dalla convergenza di prospettive differenti: Marco Chenevier ha una formazione anche teatrale e una marcata attenzione alla drammaturgia, Alessia Pinto ha invece radici accademiche nella danza.

La diversità dei bagagli culturali di Marco e Alessia continua a costituire la linfa vitale di questa collaborazione, arricchendo il loro lavoro con una prospettiva plurale che testimonia la forza di un'unione basata sulla diversità.

La collaborazione nel 2023 ha portato alla creazione di "Bach à la carte!". Tale lavoro ha evidenziato la capacità del duo di esplorare e amalgamare elementi distinti, combinando la complessità musicale di Bach con l'innovazione della danza contemporanea, in un dialogo che include l'interazione con il pubblico.

Il 2024 rappresenta una nuova fase nella loro collaborazione con la firma congiunta di "Tu mi fai girar (come fossi una bambola)"